Il vero è l'Intero.
Per coloro ai quali Kid A piace di più di tutti gli altri lavori dei Radiohead, per chi è nostalgico dei Novalis, del Balletto di Bronzo, ma soprattutto stanco di pensare che la musica debba essere solo di intrattenimento, quando non avviene in un luogo rituale e deputato, questo è il luogo di discussione adatto.
Anzi, dico di più. Si può discutere filosoficamente per via telematica?
Esiste un discorso senza la scintilla negli occhi?
uniphaun
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3 Kommentare:
Ciao uniphauno. Qui "Koala" detta anche Luna...
Non conosco il prog, ho sentito spesso nominare i Radiohead dal mio chitarrista preferito. Penso che il problema della de-ritualizzazione delle esecuzioni musicali sia piuttosto serio... ha a che vedere con una parte profonda di noi.
Non so se esista un discorso senza scintilla negli occhi. Ma... già il fatto che ci poniamo il problema è uno "start".
A presto, Luna.
Auch ich bin dort, wo die Wege nicht gehn,
im Schwaden, den mancher mied,
und ich habe mich oft verlöschen sehn
unter dem Augenlid.
(aus: Irrlichter, Rilke)
Il progressive è un genere, o meglio, progr. è un nome, e come tutte le etichette per un tipo di musica include ed esclude. Diciamo che puoi farti l'orecchio sul classico King Crimson "In the Court" del '69, sui primi Genesis ("Trespass"), e poi sugli italiani, dal Banco del Mutuo soccorso ai Pfm, ma anche i "gruppi meteora (Locanda delle Fate, Museo Rosenbach, Balletto di Bronzo, Cervello). Piccola rinascita anni '90 con gruppi svedesi ed in genere del Nord Europa. Di fatto dura una decina d'anni, nel 77 o giù di lì il pop aveva già fatto i suoi danni...
in realtà il "bisogno" del prog è una scusa per indicare qualcosa di più...ma sì, anche di più impegnativo. Ascoltare "kid A" dei Radiohead è più difficile di quanto sia ascoltare "OK Computer".
La struttura impegna: si tratta di un intero, e ci si deve muovere dentro per capirlo, non si può prendere un pezzettino qui e lì (dico, mi piace Creep, ma la posso ascoltare al di fuori dell'album, mentre "Morning Bell" fuori da Kid A, e Kid A senza questa...)
Per ora questo discorso ha poche scintille, anche perché trovi ricostruzioni molto più affidabili di quella che ti posso fare io. Diciamo che il suono è caldo, si usano violini (in realtà tastieroni chiamati "mellotron" e "moog") e pianoforti, acustiche, ma anche buona elettronica. E i testi sono spesso racconti immaginari popolati da...uniphauni, salamandre, etc.
Da dove la si ricava la scintilla? Mah, mica facile. I puntini, i colori, il codice linguistico - Salamandra è andata a recuperare una cosa bella di Rilke, grazie :-) - a volte schiude, a volte chiude.
Ma tu perché ti racconti, Koala-Luna? Non è che abbia anche questo a che fare con una ritualizzazione dell'esecuzione?
uniphauno
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